Conto corrente: come avere una gestione equilibrata del denaro
La gestione oculata dei fondi sul conto corrente è un aspetto essenziale per la stabilità e la pianificazione finanziaria a lungo termine. Se da un lato è importante avere liquidità sufficiente per far fronte alle spese quotidiane, dall’altro conservare sul c/c un ammontare eccessivo di denaro potrebbe rivelarsi poco proficuo.
Ma qual è la somma più indicata per una corretta gestione finanziaria? Di seguito alcuni suggerimenti da attuare.
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Quanto tenere sul conto corrente?
Quanto tenere sul conto? Questa è la prima domanda che deve porsi chi vuole gestire in modo oculato i propri risparmi. Naturalmente non esiste una risposta univoca a questo quesito, in quanto la somma varia in base a numerosi fattori e alle specifiche esigenze del singolo.
In linea generale, è possibile affermare che sul conto corrente si deve creare una sorta di “fondo di emergenza” che ha come scopo principale quello di proteggere il titolare da eventuali imprevisti. Potremmo ragionevolmente considerare per questo fondo una cifra che copra circa 3-4 mesi delle cosiddette spese vitali (eventuale affitto, eventuale rata di un mutuo, bollette acqua, gas, telefono e luce, spese alimentari e spese mediche); se, per esempio queste spese ammontano a 1.200 euro mensili, è ragionevole tenere sul conto corrente una cifra che oscilli tra i 3.600 e i 4.800 euro.
Da tenere presente inoltre che una giacenza media annuale inferiore ai 5.000 euro ci esenta dal pagamento dell’imposta di bollo (attualmente 34,20 euro annui).
Calcolare con attenzione le proprie spese mensili
Affinché l’ammontare di denaro da tenere sul conto corrente risulti corretto, è fondamentale analizzare con precisione le proprie spese mensili in modo da calcolare la cifra che occorre per coprirle.
Si devono tenere in considerazione i pagamenti ricorrenti, le spese fisse e quelle variabili; questo aiuta a determinare la quantità ragionevole di denaro da tenere depositata sul conto.
Perché è importante evitare l’eccesso di liquidità sul conto corrente?
Qualora sul conto corrente sia depositata una somma che supera quello che abbiamo definito come fondo di emergenza, è possibile valutare la possibilità di investire la differenza in strumenti finanziari.
Il conto corrente è uno strumento indispensabile, ma è uno strumento di “servizio”, non di investimento; mantenere una somma eccessiva sul conto corrente è controproducente; innanzitutto gli interessi sulle giacenze sono bassissimi (se non in qualche caso addirittura nulli) e perdipiù sono interessati da una ritenuta fiscale del 26% che viene prelevata dall’istituto bancario; si deve poi anche pagare, come già accennato, l’imposta di bollo nel caso di giacenza media annua superiore ai 5.000 euro. Senza contare che l’inflazione, attualmente piuttosto elevata, erode il capitale.
Che cosa fare dunque con la somma di denaro eccedente? È possibile pianificare degli obiettivi finanziari a medio-lungo termine e diversificare gli investimenti. Naturalmente, risulta essenziale affidarsi a degli specialisti del settore, i quali saranno in grado di individuare gli strumenti più adatti alle proprie esigenze.
Pianificazione di obiettivi finanziari a medio-lungo termine
Se si hanno obiettivi finanziari a medio-lungo termine, come per esempio l’acquisto di una casa e/o un incremento di quella che sarà la rendita pensionistica, è importante pianificare di conseguenza.
È innanzitutto fondamentale stabilire con buona approssimazione quanto denaro è necessario risparmiare e investire per raggiungere tali obiettivi. È poi necessario assicurarsi di bilanciare i propri investimenti in modo da ottenere rendimenti adeguati, ma anche di disporre di liquidità sufficiente per far fronte alle spese a breve termine.
Inoltre, attuare una diversificazione finanziaria è essenziale, in quanto consente di massimizzare i propri rendimenti e conseguentemente la propria sicurezza.