Tamponamento a catena con l’auto: chi paga il sinistro?

Tra gli incidenti stradali che possono avere le conseguenze più infauste troviamo il tamponamento a catena, ossia quel tipo di tamponamento, coperto dall’assicurazione auto, che non coinvolge solo due mezzi, ma un’intera fila costituita da un minimo di tre veicoli fermi o in movimento.

Stabilire di chi è la colpa dell’incidente è fondamentale per permettere alle vittime di ottenere un risarcimento dei danni subiti. Tale risarcimento non deve essere pagato direttamente dal responsabile, ma dalla compagnia assicurativa presso la quale ha stipulato la polizza obbligatoria. La copertura dell’assicurazione auto RMA ad esempio, ripaga i danni provocati a terzi dalla vettura assicurata sia in caso di tamponamento a catena con veicoli fermi, sia in caso di veicoli in movimento, previa la corretta attribuzione della colpa.

Tamponamento a catena con veicoli fermi o in movimento: le differenze

Per stabilire di chi è la colpa, e quindi a quale compagnia assicurativa toccherà pagare i danni, è necessario innanzitutto capire se la prima automobile che ha causato il tamponamento ha coinvolto veicoli fermi oppure in movimento.

In caso di veicoli fermi, magari a causa di code o precedenti incidenti che hanno bloccato il traffico, oppure in caso di deviazioni o restringimenti delle carreggiate autostradali, la colpa del sinistro viene riversata per intero sulla prima auto che ha causato il tamponamento. In questo caso, infatti, tutte le vetture che la precedono, essendo ferme, non hanno l’obbligo di mantenere la distanza minima di sicurezza e non hanno la possibilità di evitare di tamponare la vettura che li precede direttamente.

Il discorso cambia se il tamponamento a catena avviene con automobili in movimento; in questo caso, la colpa viene attribuita a tutte le vetture tamponanti e riguarda unicamente il tamponamento avvenuto con la vettura di fronte. Tutte le vetture, eccetto la prima che ha dato il via all’incidente, oltre ad essere responsabili, sono anche vittime, in quanto sono state a loro volta tamponate. L’unico mezzo privo di colpe risulta essere, in questo caso, quello in testa alla fila, il quale non ha colpito nessun veicolo. L’attribuzione della colpa viene in questo caso stabilita presupponendo che le auto tamponanti non viaggiassero mantenendo la distanza di sicurezza e i conducenti non abbiano posto in essere comportamenti atti ad evitare l’impatto. In questo caso, dunque, a pagare il sinistro provvederanno ciascuna delle assicurazioni auto dei soggetti responsabili.

Quali sono le conseguenze del tamponamento a catena sull’assicurazione auto

La responsabilità derivante da un tamponamento a catena pesa sulla polizza assicurativa a causa di quel meccanismo, definito bonus malus, che modifica le classi di merito dell’assicurato in base agli incidenti provocati durante l’anno.

Partendo dalla classe 18, laddove non si provocasse alcun incidente, si potrebbe di anno in anno scalare la classifica fino alla classe 1, la più meritevole e meno costosa. Al contrario, nel caso in cui si fosse responsabili di un incidente, si vedrebbe scendere la propria classe di due punti e l’anno successivo si sarebbe obbligati a pagare un’assicurazione auto più alta.

È appunto quello che avviene in caso di tamponamento a catena: il responsabile verrebbe penalizzato di due classi e dovrebbe pagare un premio assicurativo più elevato.

Tamponamento a catena senza danni visibili: come ci si deve comportare?

Anche in caso di tamponamento a catena, può verificarsi che l’auto tamponante non provochi danni evidenti a chi la precede. In questo caso è comunque buona norma compilare il modulo CAI per la Contestazione Amichevole di Incidente, il quale può essere scaricato online oppure reperito presso la propria agenzia di assicurazione auto.

Dopo la compilazione, e prima di denunciare il fatto all’assicurazione, è possibile accordarsi per far controllare i mezzi da un meccanico di fiducia così da poter rilevare la presenza di danni non visibili ad occhio nudo. Nel caso in cui il veicolo tamponato risultasse perfettamente integro, si potrebbe semplicemente procedere all’annullamento del modulo senza coinvolgere l’assicurazione.

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